PROGETTO
Sogno di una mattina di fine estate
Questo video nasce da un incontro.
L’incontro tra Giovanna Mayer e Alessandra Petitti (che da oltre 10 anni sviluppano un progetto su rapporti e interferenze creative tra il patrimonio del teatro musicale e l’infanzia in laboratori e avventurosi percorsi di sensibilità emozionale e conoscenza, elementi fondanti per una crescita armonica e consapevole) e Paolo Vassallo e lo spazio magico di Collina San Laise.
Frutto di questa sinergia è “Sogno di una mattina di fine estate”, che si avvale della preziosa collaborazione di Marco Schiavoni, compositore e videomaker.
In “A Midsummer Night’s Dream” di Shakespeare, la natura gioca un ruolo fondamentale.
L’azione teatrale si svolge al centro di un bosco, in cui i bambini protagonisti si troveranno ad entrare.
Da quel momento, calati nella natura e a contatto con la loro parte più profonda ed istintuale, conosceranno di sé aspetti imprevisti ed imprevedibili.
Usciranno diversi, con una nuova capacità di ascolto del mondo e degli esseri viventi.
Le fate e gli elfi che incontreranno, spesso senza vederli, rappresentano, secondo noi, questa parte istintuale, giocosa e serissima.
Abbiamo scelto la musica di Henry Purcell per evocare emozioni e dare ritmo interno alle azioni.
Purcell con il suo “The Fairy Queen” conduce il percorso di Shakespeare ( 100 anni dopo la prima rappresentazione teatrale del testo) nell’universo sonoro barocco del masque inglese, un teatrodanza ante litteram molto vicino alla nostra sensibilità teatrale.
Nel laboratorio che ha preceduto le riprese, siamo partiti da questi due testi (teatrale e musicale), per sviluppare un percorso sensoriale ed immersivo che creasse o ristabilisse un contatto tra il corpo e gli elementi naturali.
Un contatto prima di tutto fisico, tattile, consapevoli della stretta rispondenza tra il toccare e il conoscere. Ma anche un contatto più intimo, capace di allontanarci dalle pressioni quotidiane, aiutandoci a riconoscerci.
Chi ancora giocherà il ruolo del personaggio che uscendo dal bosco, si troverà diverso?
Forse, lo spettatore.